LONTANO DAL TATTO, LONTANO DAL CUORE?

Dopo avere subito il brutto colpo del cancro, accarezzarsi e ‘ri-sentire’ la mammella operata è difficile. Le carezze curano, vincendo il timore di sfiorarsi e farsi sfiorare.
Per questo il progetto 2025 è dedicato alla rieducazione neuro-sensoriale per riconquistare confidenza con il proprio corpo attraverso consigli ed esercizi pratici da fare a casa. Dalle domande delle nostre pazienti, le nostre risposte.

Come vincere il timore di guardare e sfiorare il seno e riconquistare il proprio corpo con carezze, massaggi e cure per la pelle.

Le risposte alle domande più frequenti delle pazienti per una rieducazione neuro-sensoriale dopo il tumore della mammella.

Progetto a cura di
Donna x Donna
in occasione del BRA DAY 2025

Con il supporto incondizionato di POLYTECH

Sono stata operata recentemente di tumore e faccio fatica a toccare il mio seno dopo l’intervento nonostante i consigli dei medici. Non lo guardo e non lo sento parte di me. Non voglio che sia sfiorato da nessuno. Come posso superare questo scoglio?

L’intervento di mastectomia è una prova pesante per l’equilibrio emotivo e i motivi sono stati fino ad oggi poco considerati. La riabilitazione tattile ti aiutarà a riconnetterti con il tuo corpo dopo l’intervento, a recuperare la propria sensibilità e fare pace con quel seno “traditore”. Accarezzarsi e massaggiarsi riduce il dolore e i brutti pensieri, facilita la ripresa della confidenza con tutto il proprio corpo.
Considera anche la possibilità di dedicare più tempo a te stessa, per esempio facendo delle passeggiate, dei piacevoli bagni nella vasca di casa o in piscina e persino andando nei negozi anche solo per provare nuovi vestiti e per familiarizzare con la tua nuova immagine.

Come posso massaggiare il mio seno operato senza timore di sbagliare?

Tutto deve avvenire gradualmente affidandosi a consigli di fisioterapisti esperti. Si può cominciare accarezzando il seno mattina e sera guardandosi allo specchio e cercando di richiamare alla memoria le sensazioni tattili di piacere, di soddisfazione, di eccitazione che si vivevamo prima dell’operazione. L‘associazione tra la stimolazione tattile e le sensazioni ancora fresche di vita conservate nella memoria centrale aiutano a “rivivere” tocchi e carezze, come se le fibre tattili della pelle fossero ancora integre. Un recupero cui può partecipare un partner amato, se lo desideri.

Ci sono tecniche più indicate per massaggiarsi dopo l’intervento di ricostruzione mammaria?

Con il supporto e le indicazioni del proprio medico di riferimento si possono avviare una progressione di stimoli tattili. Senza forzare si possono effettuare tocchi graduali con la punta di un dito e utilizzando materiali a diversa texture, come cotone, seta, oppure una spugna o un pennello morbido da trucco. Effettuare leggere pressioni e movimenti circolari nell’area del capezzolo e della mammella per un massaggio leggero. Successivamente si possono effettuare pressioni più profonde. Seguono i cosiddetti ‘esercizi di localizzazione’, ripetendo lo stesso ordine appena spiegato ma ad occhi chiusi per facilitare un recupero delle sensazioni da parte del cervello centrale e riconquistare confidenza con il proprio corpo.

Nonostante sia passato oltre 1 anno dall’intervento oncologico non riesco ancora ad accettare il mio seno. Ho fastidio se vengo sfiorata e non riesco a toccarmi.

Imparare ad accarezzarsi può essere il primo passo verso il recupero delle proprie sensazioni ed emozioni ma se è passato del tempo il miglioramento potrebbe essere più complesso ed è perciò importante rivolgersi a uno psicoterapeuta, anche suggerito dai propri specialisti della Breast Unit. Con un’assistenza psicologica ci si può liberare di “pesi” vissuti anche precedentemente all’operazione e che incidono sulle capacità di riconciliarsi con se stessa e vivere in pieno la nuova vita.

Come lavare e reidratare la mia pelle dopo la ricostruzione del seno?

La ‘skin routine’ post tumore cambia, anche in base al tipo di intervento e terapia.
In linea generale consigliamo di preferire la detersione per «affinità» (con olii o detergenti lipofili, latti) o prodotti privi di tensioattivi aggressivi o eccessivamente «schiumogeni».
Rispettare il pH cutaneo. Utilizzare acqua non troppo fredda e non troppo calda per evitare sbalzi di temperatura. Eseguire l’ultimo risciacquo con acqua termale. Tamponare per asciugare la pelle delicatamente ed evitare scrub e peeling. Idratare abbondantemente la pelle con creme e balsami per contrastare la disidratazione e il prurito evitando prodotti contenenti alcol e profumi.

Ho paura a toccare la cicatrice dell’operazione. È meglio attendere che guarisca?

Nell’immediato tempo post-chirurgico è bene attenersi alle indicazioni date dal chirurgo di riferimento e applicare prodotti dedicati (creme e cerotti). Successivamente continuare a utilizzare prodotti specifici per ridurre l’arrossamento della cicatrice e rendere la pelle più morbida, anche detergendo la zona interessata con unguenti protettivi che rispettino il film idrolipidico cutaneo e contribuiscano al nutrimento e alla riparazione della pelle.
Si consiglia inoltre di massaggiare delicatamente la ferita anche per risvegliare la sensibilità che spesso risulta alterata. È possibile che la cicatrice sia all’inizio molto sensibile, tesa e pruriginosa, il massaggio manuale e/o meccanico può contribuire ad ammorbidirla.
Nei casi di radioterapia è necessario consultare l’oncologo e/o il radioterapista di riferimento per sapere se è possibile continuare a massaggiare la cicatrice e quali prodotti per uso topico utilizzare o evitare. Esistono tecniche manuali e strumentali a cura di fisioterapisti esperti per il massaggio della cicatrice e la mobilitazione dei tessuti circostanti.

In allegato la brochure originale.